


Per gentile concessione dell’editore Cesi Multimedia. Articolo quotidiano del 18/3/2020.
QUOTIDIANO MYSOLUTION 20_03_18-commento-cavallo
Tratto da: “IlTributo.it” approfondimento della rivista 30 aprile 2019 n.53
Per gentile concessione dell’editore Cesi Multimedia.
Pubblicazione Cesi Multimedia del 28022018VERIFICA IMMEDIATA DELLA PARTITA IVA
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è ora possibile verificare non solo la validità del numero di partita Iva, ma anche il suo “Titolare” (nome e cognome, ragione sociale, denominazione).
Questo il link da utilizzare:
https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?parameter=verificaPiva
Dal 2017 tutti i titolari di partita iva dovranno comunicare trimestralmente al Fisco i dati di ciascuna fattura, emessa o ricevuta, da clienti e fornitori. Con questi dati l’Agenzia intende intercettare, in tempi rapidi, operazioni sospette e operazioni effettuate con soggetti inesistenti.
E’ quindi fondamentale utilizzare i dati corretti del cliente o fornitore.
L’ omessa o ritardata trasmissione dei dati relativi ad ogni fattura è sanzionata con un minimo di 2 euro per ogni fattura, fino ad un massimo di 1.000 euro a trimestre, ma soprattutto espone a segnalazioni di irregolarità che è possibile evitare.
In fase di emissione della fattura al cliente e di ricevimento della fattura dal fornitore, diventa opportuno verificare la correttezza della partita iva comunicata dalla controparte.
Monografica 12 febbraio 2015, n. 2097
circolare-monografica-12-febbraio-2015-n-2097
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Le sanzioni sulle irregolarità formali da Il Fisco – Wolters Kluwer